Per comprendere la crisi che sta investendo la nostra vita è necessario riferirci alle Leggi Universali che governano il Piano Evolutivo e, in particolar modo, alla Legge del Ciclo. Come abbiamo già detto in altri scritti, il 2012 è stato il punto più basso di quel ciclo di 25 anni che governa il passaggio dall’Era dei Pesci a quella dell’Acquario. Questa fase è chiamata il «deserto», in quanto vengono a mancare del tutto quei punti di riferimento che per secoli hanno diretto la nostra vita. Nel deserto, inoltre, si è sottoposti al potente effetto del sole, che brucia la pelle (i confini del nostro essere materiale), e del vento che stimola e tende al massimo il nostro sistema nervoso. Il deserto è un simbolo che indica la crisi e l’interruzione del nostro ordinario modus vivendi, talmente profonde da indurci ad abbandonare tutto per ritirarci, appunto, in completa meditazione in questo luogo per capire cosa fare e come continuare la nostra vita. il deserto è anche il simbolo che indica la «preparazione dell’Opera». Le Scritture, infatti, ci raccontano che tutti i grandi personaggi, prima di intraprendere la loro Opera, si sono ritirati in meditazione nel deserto. Oggi, per noi, si sta aprendo questo periodo! Un sistema di vita è definitivamente finito, ma un altro non è ancora all’orizzonte. Abbiamo bisogno di meditare e non di urlare.
Col 2012 abbiamo toccato quello che è chiamato l’Interludio Basso nel processo di respirazione dell’Era dei Pesci, dove la vita trattiene il respiro e dove si deve meditare su tutto ciò che è stato fatto in precedenza ed è necessario fare per continuare. Questo Interludio dell’Era è, appunto, connesso al deserto e, se abbiamo capito bene, durerà almeno tre anni.
Nel dicembre del 2012, durante la settimana del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, sono state rafforzate le energie del Capricorno, Segno di Crisi e di Iniziazione, che agisce attraverso il 1° Raggio della distruzione di tutto ciò che è obsoleto e impedisce la nuova costruzione, del 3° Raggio che impone di indirizzare queste energie in modo intelligente e del 7° Raggio che, se tutto è stato fatto come si deve, ci porteranno ad un nuovo Ordine, basato sulla disciplina emotiva e su una maggiore semplicità di vita.
Quello che sta succedendo possiamo comprenderlo solo se osserviamo le varie situazioni dal punto di vista esoterico, cioè delle cause interiori o causali che soprastanno agli avvenimenti esteriori. Da questo punto di vista tutto è molto chiaro. Se come abbiamo detto siamo arrivati alla fine dell’Era dei Pesci, allora tutto ciò che fa parte di quest’Era deve scomparire. In termini di energie deve scomparire tutto ciò che è collegato al 6° Raggio della Devozione (Chiese e religioni), dell’ideologia politica ed economica e di tutto ciò che è legato ad un fanatismo emotivo. Deve, soprattutto, sparire il simbolo, cioè l’ordine, che ha governato quest’Era:
Ricordiamo che il simbolo è l’aspetto più potente che esiste, in quanto rappresenta un comando alle forze deviche, che lo eseguono finché rimane integro. Per cambiare un sistema o un modo di vita è necessario prima distruggere e poi ricreare un altro simbolo. È esattamente quello che sta succedendo. Cerchiamo di osservarlo rispetto alla religione, alla politica e all’economia, ossia ai tre aspetti principali della nostra vita.
Chiesa e Religione.
All’inizio dell’Era dei Pesci il Cristo venne per mettere la nota dell’Amore (2° R.) e della Devozione all’Amore (6° R.), che doveva diventare l’ideale portante di tutta l’Era. Il suo Sigillo era quello col quale opera la Gerarchia Spirituale:
L’Amore non è un’energia che può essere applicata da sola, perché nasce dalla Volontà di Bene e deve essere applicata con intelligenza. Ogni realizzazione unitaria deve, giocoforza, comprendere i tre Aspetti Universali sui quali è basata tutta la Creazione, le Leggi e il Piano: Volontà-Potere, Amore e Attività Intelligente.
Nel 500 d. C. quando la nota cristica doveva uscire dal piano interiore ed essere manifestata sul piano esteriore, la Chiesa e l’Impero la fecero «abortire» e ne modificarono il Sigillo:
Questo aborto fu attuato con la guerra civile contro gli Gnostici, la messa fuorilegge dei Misteri e delle Scuole filosofiche, pena la morte, con l’imposizione del Cattolicesimo come religione di Stato e con l’eliminazione della Legge del Karma e della Rinascita nel Concilio di Costantinopoli del 553 dove furono considerate eresia. Il Sigillo fu profondamente cambiato e diventò questo:
L’arroganza umana assunse, cioè, il simbolo del Sole, dove al centro sta il Logos Solare che governa tutto il suo Sistema, mettendo però al centro la personalità umana assetata di potere. Il simbolo divenne quindi un comando dato ai Deva di portare in ogni ambito della vita umana il dominio della personalità. Di conseguenza la civiltà sparì e fu sostituita dall’oscuro buio medioevale, seguito dai vari Totalitarismi, Assolutismi e «padri-padrone» antichi e moderni, che hanno caratterizzato profondamente la nostra vita, obbligandola a passare attraverso la perdita della libertà di pensiero e di parola e costellata da atroci massacri, dolori e sofferenze.
Le dimissioni di Papa Ratzinger hanno distrutto questo Sigillo. All’interno della Chiesa, infatti, il Papa rappresenta il potere assoluto del punto centrale. Molti hanno cercato di giustificare il suo gesto come «molto umano», dimenticando però che il Papa non è un «uomo» ma il simbolo del Vicario di Dio in terra. Il Cattolicesimo è una religione basata sulla Croce e sul Sacrificio. I suoi fedeli, cioè, possono accettare ogni dolore e sofferenza perché c’è un Dio (Gesù Cristo) che ha dato l’esempio e c’è un suo Vicario che ne dà testimonianza. Un Papa non può scendere dalla Croce, come giustamente ha detto Papa Wojtyla, perché farebbe cadere tutta l’impalcatura della Chiesa.
Alcuni hanno paragonato il gesto del Papa a quello di Schettino che abbandona la nave che sta affondando. Paragone blasfemo ma pertinente. Se il Papa ha visto la profonda spaccatura interna alla Chiesa, foriera di affondamento, il suo compito era quello di stare sulla nave e affrontare in modo risoluto la crisi. Se non lo fa il punto centrale sparisce e rimane solo più il vuoto. Vuoto come il deserto verso il quale i fedeli si stanno incamminando e dove troveranno il vero potere del Sole. Possano esserne illuminati e guidati!
Alcuni hanno anche fatto notare l’assonanza di Benedetto XVI con la XVIª carta dei Tarocchi che rappresenta un fulmine che colpisce una Torre, che ne viene scoperchiata e dalla quale cadono persone con la testa coronata. Come non collegare questo simbolo con il fulmine che ha colpito la cupola di San Pietro la sera stessa delle dimissioni del Papa, come un chiaro avviso che molti fulmini stanno per abbattersi sulla Chiesa? Previsione avvalorata da molte profezie e soprattutto da quella di Malachia, che annuncia come dopo questo Papa ce ne sia solo più un altro, Petrus Romanus, che governerà la Chiesa fra molte tribolazioni, dopo di che Roma sarà distrutta. Non tanto in senso letterale quanto figurativo. La Chiesa, nell’Era dei Pesci, è stata posta a Roma in quanto l’Italia è governata dal 6° Raggio come Coscienza. In futuro la Scienza dello Spirito afferma che ci sarà una sola religione mondiale, che nascerà dalla Coscienza di 7° Raggio della Russia, e una sola Chiesa che, per la sua personalità di 7° Raggio, sarà posta in Spagna. In questo senso Roma sarà «distrutta».
Una religione e una Chiesa possono scomparire solo quando perderanno completamente la loro credibilità presso i fedeli. È esattamente quello che ci stiamo apprestando a vedere nei prossimi anni.
Papa Francesco
La nomina del nuovo Papa conferma le profezie. Egli non ha rimesso il punto all’interno del cerchio e, quindi, il simbolo rimane vuoto. Alcuni particolari, molto interessanti, lo confermano. Innanzitutto il fatto che non si riconosca come Papa ma come Vescovo di Roma e poi la decisione di chiamarsi solo Francesco e non Francesco I, come dire che non ci sarà seguito. Anche le prime parole pronunciate sono state eloquenti: «Siete andati a prendermi alla fine del mondo».
Nei Vangeli è scritto che il Cristo invitò, alla fine dei tempi (cioè dell’attuale Era dei Pesci), a guardare i segni nel cielo, perché ci avrebbero indicato molte cose. Il fulmine sulla cupola di San Pietro è stato di una chiarezza impressionante, però anche il gabbiano che si è fermato a lungo sul comignolo della fumata è indicativo. Un gabbiano viene dal mare e, quindi, stava già indicando un Papa che sarebbe venuto dal mare, come in effetti è successo. Un gabbiano, però non è una colomba, ma un uccello molto aggressivo che si ciba di carogne.
Il Papa è un gesuita e questo conferma la profezia del Papa Nero. Però è un gesuita che si comporta come un francescano e anche questo è molto indicativo. È come se stesse distruggendo tutti gli stereotipi della vecchia Era, nei quali è inclusa anche la Chiesa. Francesco d’Assisi infatti, con il suo esempio, è venuto a distruggere questa Chiesa, come in tempi più recenti ha cercato di fare anche Papa Luciani.
Sappiamo che il Piano prevede la fine di tutte le Chiese e religioni devozionali basate sul 6° Raggio e la formazione di un’unica Chiesa e religione connessa al 7° Raggio e, quindi, molto diversa dalle attuali.
Francesco, ora, con il suo comportamento francescano sta facendo vedere come dovrebbe essere veramente una Chiesa, però sta intaccando le fondamenta di questa Chiesa; sono già sorte alcune voci che non vogliono sentire parlare di Chiesa povera che riacquisterebbe credibilità. Se il Piano è quello sopra descritto glielo lasceranno fare?
Durante il Conclave si è già intuita una spaccatura fra la Curia e il Concilio. Bergoglio non era un candidato della Curia, cioè del potere materiale della Chiesa. È un Sagittario (consonante con la personalità dell’Italia), ascendente Cancro (Anima dell’Argentina), il cui motto è «Costruisco una casa illuminata e vi dimoro». Il legame tra i due Paesi è dato non solo dall’emigrazione di molti Italiani in Argentina ma, soprattutto, dal fatto che la casa da illuminare ora è in Italia ed è la Chiesa. Un altro segno che siamo arrivati veramente alla fine del ciclo è quello dell’incontro fra i due Papi, riassunto dello Scisma medievale. I segni sono molti, bisogna vederli!
La Politica e l’Economia.
Lo stesso discorso si può fare nei confronti della politica e dell’economia. La recente crisi economica ha reso evidente che il punto centrale del profitto, ottenuto mediante speculazioni finanziarie, ha portato al «deserto» intere popolazioni, che hanno tolto il credito di fiducia dato in precedenza alle istituzioni bancarie. Oggi, dal punto di vista economico, non si sa cosa fare: siamo già entrati nel deserto per meditare.
Se osserviamo l’Europa come una comunità rappresentata dal Cerchio, crediamo sia condivisile l’opinione che il suo punto centrale è dato dall’Euro. È, infatti, una comunità nata solo dal punto di vista materiale ed economico, non ha una Costituzione basata su valori etici e religiosi per non dire cristiani. La distruzione del simbolo passa da quella dell’euro e quindi, anche dal punto di vista monetario, stiamo per entrare nel deserto.
Le ultime elezioni hanno dimostrato che si sta togliendo la fiducia anche alla classe politica, rendendo il nostro paese praticamente ingovernabile. Anche qui si sta aprendo l’interludio del deserto, nel quale la meditazione dovrà riconoscere l’impellente necessità di eliminare tutte le forme ancora legate all’ideologia di 6° Raggio. Non dimentichiamo che la Coscienza dell’Italia è per l’appunto governata da questo Raggio, che ha portato ad una espressione fanatica di odio e di disprezzo ideologico verso gli avversari. La Legge del Riassunto di fine ciclo ci sta facendo rivivere le stesse divisioni del medioevo e del pre-risorgimento, quando l’Italia era divisa in decine di staterelli in lotta fra di loro. Oggi questi sono sostituiti dai partiti, ma il risultato è lo stesso.
Anche il triangolo platonico ci aiuta a comprendere meglio cosa sta succedendo e quale sarà il nostro futuro. Platone, infatti, disse (e la storia ha confermato) che dopo un governo autoritario (fascismo) si arriva sempre alla democrazia, la quale però poi, ad un certo punto, decade nella demagogia, che porterà ad un nuovo governo non necessariamente autoritario ma sicuramente autorevole. Come non riconoscere nel momento attuale il punto della demagogia?
Come uscire dalla demagogia e come istituire un governo autorevole dipende completamente dal libero arbitrio umano. Sarà da questo libero arbitrio che si deciderà il nostro futuro.