È dagli inizi degli anni ’80 che è iniziata una pressione ideologica e culturale, sempre più diffusa, per una radicale trasformazione del rapporto uomo-donna. Prima il movimento femminista e poi quello omosessuale si sono inseriti in tutte le organizzazioni internazionali proponendo un fine della vita prevalentemente sessuale e riuscendo a fare prevalere l’opinione che la distinzione sessuale fra l’uomo e la donna non è biologica ma solo culturale e, di conseguenza, gli Stati devono impegnarsi a trasformare radicalmente le impostazioni tradizionali della famiglia «naturale» e «borghese»:
- Sostituendo i termini «uomo» e «donna» con quello di «genere» e quelli di «padre» e «madre» con «progetto parentale», «genitorialità» o «genitore 1 e genitore2».
- Separando chiaramente la sessualità dalla generazione, come libertà totale di vivere i propri desideri sessuali partendo dall’adolescenza (per alcuni anche dall’infanzia).
- Abolire ogni restrizione sessuale, con il diritto alla sessualità fuori dal matrimonio, il diritto di avere un figlio anche quando è voluto da uno solo dei partner o da coppie omosessuali.
Questa tendenza culturale si è ormai inserita profondamente sia nelle Nazioni Unite che nella Comunità Europea, tanto da raccomandare periodicamente a tutti gli Stati membri di riconoscere la relazione matrimoniale sia tra persone di sesso diverso che dello stesso sesso, di riconoscere il matrimonio fra individui dello stesso sesso e il loro diritto ad adottare figli. Cosa che sta avendo sempre più successo, tanto che tutte le posizioni laiche hanno accettato questa raccomandazione e la stessa Chiesa cattolica e protestante sono spaccate al loro interno.
La posizione della Scienza dello Spirito su questo argomento è molto chiara: la famiglia è uno stato naturale della condizione umana ed è stata istituita dalla Gerarchia Spirituale affinché l’uomo «impari ad amare almeno una persona»!
La famiglia è la prima cellula della grande Famiglia Umana ed è formata da un uomo, da una donna ed eventuali figli. Il suo scopo è quello di insegnare agli individui ad unirsi, a cooperare fra di loro, a sviluppare il senso di responsabilità, ad attuare il perdono, a rispettare la gerarchia evolutiva e a creare un progresso di Coscienza.
La Scienza dello Spirito afferma che: «Tutti gli Insegnamenti concordano nel vedere la famiglia come il pilastro di tutto il futuro. In verità, oltre a tutto il resto, essa è anche il vivaio dei legami karmici. Dunque l’Insegnamento non sarebbe completo se non ne affermasse il valore. Bisogna intendere la famiglia come il focolaio della compassione e della cooperazione coscienti» (Cuore, par. 549).
La famiglia non è basata sul Principio di Piacere ma sulla Legge del Karma, ed è il mezzo principale dove l’uomo impara a portare a soluzione rapporti non risolti e non conclusi nelle vite precedenti.
Il Karma, in questo caso, aiuta ad affrontare quei rapporti non risolti portandoli all’interno di un ambiente più facile, come dovrebbe essere quello familiare, vincolato da un legame affettivo. Purtroppo l’esperienza ci insegna che, mancando la conoscenza della Legge, non sempre è così. L’errore sta nel pensare che i rapporti all’interno di una famiglia siano scontati e, quindi, si pongono aspettative e si pretende dagli altri una risposta affettiva quasi automatica.
In realtà i rapporti familiari sono i più difficili perché, come abbiamo detto, sono rapporti che hanno trovato difficoltà ad essere risolti in passato e sono proprio queste difficoltà che si ripresentano e che devono essere di nuovo affrontate in questa vita. Se questo fosse consapevole molti litigi familiari, molte separazioni e divorzi sarebbero evitati e, con qualche sacrificio in questa vita, si costruirebbe una prospettiva più armonica nelle prossime. Teniamo presente che un rapporto non concluso si può protrarre per vite e vite, finché non sarà pacificato e risolto. In questo modo, però, la vita diventa molto lenta e le prove da affrontare sempre più difficili e pesanti.
In conclusione, l’esperienza della famiglia è il più importante laboratorio di educazione per gli individui, in quanto insegna a:
- Riconoscere e controllare i propri desideri emotivi, che tendono a liberarsi per sfuggire alla monotonia del quotidiano, sviluppando il valore della Lealtà.
- Pensare in modo strutturato, organizzato e consapevole.
- Adattare i propri comportamenti a quelli degli altri membri della famiglia.
- Sacrificare il proprio individualismo ed egoismo in nome della responsabilità verso il benessere collettivo.
- Porsi come membri di un gruppo e, quindi, pensare non più come individui isolati ma come membri di un organismo vivente.
- Riconoscere le diverse funzioni che ognuno deve svolgere per il bene di questo organismo, inserendo nella propria coscienza il valore dell’Unità nella Diversità.
- Riconoscere di essere «creatori», che mettono al mondo delle «creature», che devono essere educate a diventare a loro volta dei «creatori».
- Riconoscere che tutto ciò può essere fatto solo attraverso il Perdono e l’Amore.
Nella famiglia, quindi, si dovrà imparare ad amare veramente e non solo a chiamare «amore» quello che in realtà è desiderio!