La Scienza dello Spirito ci insegna ad interpretare gli eventi della Vita attraverso la legge di analogia e corrispondenza cercando sempre di stabilire collegamenti nella ricerca dei significati, in modo da poter poi realizzare una sintesi di unità che si approssimi il più possibile a quella verità che siamo in grado di comprendere dal nostro livello di coscienza.
L’incendio di Notre Dame è un evento globale e riguarda tutti: parigini, francesi, europei e abitanti di questo pianeta.
Negli ultimi tre mesi Parigi è presente con cadenza settimanale nei nostri notiziari, che ci mostrano come quasi tutti i sabati questo importante centro d’Europa, non solo fisico ma anche eterico ed energetico, sia di fatto preso d’assalto da gruppi di violenti, non solo francesi, che cavalcando un malcontento generale lo strumentalizzano per dare sfogo a pulsioni distruttive alimentate da un’energia di plesso solare ormai fuori controllo.
La Francia sappiamo essere Parigi-centrica e questa conflittualità che perdura da mesi principalmente nella sua capitale coinvolge naturalmente tutta la nazione creando disordine, spaccature e tensioni sociali ovunque.
Il nostro sforzo nel leggere gli eventi che ci circondano dev’essere sempre quello di porci oltre il giudizio di merito sul singolo operato di governo e individui e osservare con distacco e lucidità come operano le energie che condizionano le forme.
L’era dei Pesci di 6° raggio ha esaurito la sua funzione e le sue energie devono uscire dalla manifestazione. Tutte le modalità oppositive di lotta, aggressione, competizione, violenza e scontro frontale non sono più adeguate alle nuove energie entranti di Acquario di 7° raggio e sono l’espressione di un passato che non vuole cedere il passo.
Oggi sul piano oggettivo la richiesta di cambiamento deve avvenire attraverso l’esempio diretto e concreto (7° raggio), capace di attivare risposte efficaci e intelligenti, ciò che ad esempio sta accadendo con l’impegno assunto da molti giovani sul tema ambientale. E’ una presa di coscienza e un impegno innanzitutto individuale ciò che può trasformare le società complessivamente. La coerenza, libera da vuote ideologie, è in questo senso un valore fondamentale.
Ma è proprio parlando di vita sociale che la Scienza dello Spirito ci richiede un ulteriore salto di coscienza sul piano soggettivo, che è un’affermazione davvero rivoluzionaria se intesa nel suo portato profondo: l’unica vita realmente sociale è quella espressa dal concetto stesso di divinità, che è un concetto di Unità nella Diversità, la vera coesione sociale che si conquista attraverso il processo evolutivo della coscienza.
Fino a quando gli esseri umani non riconosceranno vero questo assunto, riconoscendosi come parte di un unico organismo, fino a che non sapranno tacitare la personalità (rivendicativa e divisiva) imparando a valorizzare ciò che unisce piuttosto che ciò che separa, non ci saranno una vera unità e una reale armonia sociale.
Perché tutta questa premessa? Per comprendere che questa unità si compie nel comandamento più importante di tutti: “ama il prossimo tuo perché è te stesso”, ed è questo il senso fondamentale delle comuni radici cristiane necessarie per edificare la nuova Europa e ogni ordine sociale: città, nazione, continente, pianeta. Con “cristiane” s’intende una condivisione dei valori della “coscienza cristica”: il riconoscersi in un unico grande organismo all’interno del quale cooperare per l’evoluzione dell’organismo stesso entro il quale ognuno ha una specifica funzione, unire il cuore e la mente per amare in modo intelligente, a prescindere dalla religione, dalla cultura, dall’educazione, dal tipo di energia, funzione o identità. Tutti possiamo essere “cristiani” perché questi sono valori che riguardano l’umanità intera senza distinzioni, riguardano l’unità e l’integrazione del genere umano. E allora come possiamo leggere questo incendio di Notre Dame? Che messaggio possiamo ricavarne?
Non è forse un sacrificio della Nostra Signora per richiamarci a ristabilire quel senso di unità e integrazione che questi valori cristiani rappresentano? Un’unità che si deve esprimere a tutte le scale:
- di una città che deve ritrovare la sua pace, il suo ordine ed equilibrio per poter svolgere la sua funzione nel proprio paese, per consentire ai suoi centri eterici di mantenere il suo organismo in salute;
- di una nazione che deve ritrovare la sua unità e integrazione per poter assolvere alla propria mansione all’interno dell’organismo maggiore cui appartiene, l’Europa;
- di un’Europa che deve sapersi rifondare su questi stessi valori della coscienza cristica, abbandonando ogni ristrettezza egoistica e personale per agire come un grande organismo integrato nel suo pianeta.
E’ interessante osservare come questo incendio avvenga nel cuore di Parigi (Notre Dame è su un’isola, l’Isle de la Citè, nel cuore della città) ma che è anche il cuore dell’Europa. Essa fa parte infatti di un organismo di 6 cattedrali gotiche (Chartres, Evreux, Bayeux, Amiens, Reims e Notre Dame) che riflette i punti di luce della costellazione della Vergine (legate al numero 6) e che furono tutte edificate per mandato gerarchico nel XIII secolo in pochi decenni per elevare la vibrazione di quell’epoca buia che è stata il medio evo, non solo per la Francia ma con una funzione per tutta l’Europa.
La Francia infatti a quel tempo era la nazione più evoluta e fu la garante della cultura per tutte le corti d’Europa. Il francese era allora la lingua ufficiale della nobiltà europea e l’espansionismo reale francese aveva esportato nei principali paesi – anche attraverso unioni e matrimoni tra casate reali – ciò che restava della cultura classica ed europea.
La Francia quindi come centro della cultura ma anche della Cristianità (dal 1309 Avignone è stata sede papale fino al 1377 e poi sotto il dominio dei papi cattolici francesi fino al 1791 quando fu annessa definitivamente allo stato francese). Il suo motto esoterico è “libero la Luce” e sappiamo che la sua funzione sarà quella di svelare all’umanità in maniera scientifica la Luce dell’Anima, come afferma il maestro Tibetano. Ma sappiamo altresì che anche la cultura è la luce nel suo significato etimologico più profondo perché rappresenta il culto di Uhr il Dio della Luce. Del resto le cattedrali gotiche erano progettate e costruite proprio al fine di portare la luce all’interno, una luce simbolo di coscienza.
Il maestro Tibetano poi ci suggerisce ne “Il destino delle Nazioni” che la Francia è una nazione polarizzata negativamente, ossia è una nazione femminile che esprime l’aspetto “madre che nutre” e in questo senso con la funzione di generare e allevare le civiltà e le idee, come già fece con l’Illuminismo che preparò il terreno alla Rivoluzione Francese.
Notre Dame è propriamente il simbolo dell’aspetto “madre che nutre”, esattamente come la Vergine che nutre e fa nascere la coscienza cristica nel cuore del mondo.
Nel 1804 Napoleone decise di farsi incoronare imperatore proprio a Notre Dame, ri-conferendole sacralità e centralità nella vita non solo di Francia ma di tutta Europa, dopo la dissacrazione operata durante la Rivoluzione in cui fu degradata a tempio neopagano dedicato alla Ragione (leggi mente concreta).
Napoleone aveva il compito gerarchico di formare quella che avrebbe dovuto già essere l’Europa, (a tal fine fu assistito e consigliato dal conte di Saint-Germain, il maestro Rakoczy) ma la sua personalità ad un certo punto si oppose e l’esperimento fallì.
Oggi siamo nuovamente chiamati a riflettere sul senso e il significato di questo nostro organismo europeo, che sta mostrando al mondo la sua fragilità, la sua mancanza di visione e di coscienza comune. Siamo testimoni del dilagare di istanze separative, di nazionalismi miopi, che operano sempre all’interno di una logica duale e oppositiva di vecchio stampo, proprie dell’era dei Pesci in cui la lotta e la competizione hanno portato alla definizione dei confini e delle identità sul piano fisico e materiale. Ma oggi i confini da valorizzare o superare si trovano sul piano della coscienza, oggi il Piano ci sta chiedendo di operare un grande cambiamento: di agire come un unico organismo, con un unico cuore e un’unica coscienza e per arrivare a ciò l’unica via è quella della cooperazione, uno dei petali della seconda cerchia del loto egoico, la cerchia che esprime l’energia di secondo raggio dell’Amore.
Un’unità che non annulla le funzioni ma le integra per un unico fine: il Bene comune per l’evoluzione dell’organismo Europa che a sua volte deve svolgere la sua funzione unitaria nell’organismo planetario.
I segnali che arrivano ci aiutano a comprendere sempre di più che i problemi di uno sono i problemi di tutti e che le soluzioni si trovano solo insieme, cooperando. Ci aiutano a capire che la separazione più grande che abbiamo perpetrato e alimentato in questi ultimi secoli è quella che le contiene tutte: quella della materia che ha completamente perso la sua intima e inalienabile connessione allo Spirito. A questo servivano le cattedrali gotiche, ad innalzare la coscienza umana nuovamente verso lo Spirito, a portare l’energia nella testa e oltre, così come simbolicamente evocava quella guglia centrale più alta di Notre Dame, collassata come una delle tante teste ghigliottinate nel XVIII secolo in quella città, sotto la furia separativa della mente concreta. Servivano a elevare la coscienza verso la Luce, una Luce che è di tutti e per tutti perché portatrice di un principio uni-versale, che va in un unico verso, il nostro destino comune di esseri umani, in transizione dal IV al V regno di natura.
Siamo ora chiamati ad esprimerci su quale idea di Europa, se ne abbiamo una, vogliamo costruire il nostro futuro, quali i valori su cui vogliamo edificare questa nostra casa comune, e questo incendio nel cuore (preparazione all’Agni yoga?) di una delle nazioni più fondamentali per l’Europea sembra darci delle indicazioni chiare. La Francia è caratterizzata principalmente da energie dispari: personalità di 3° raggio e Anima di 5° raggio che caratterizzano l’asse della mente; se a ciò aggiungiamo che la personalità della Francia è del segno del Leone (Io sono, l’Etat c’est Moi ) che ha raggi dispari (1° e 5° raggio) e che la personalità di Parigi è del segno di Capricorno, ugualmente governato da raggi mentali dispari (1°, 3° e 7° raggio) possiamo facilmente comprendere da dove arrivi il suo individualismo e la sua intelligenza razionale e concreta. La Francia è una personalità integrata potente e il suo contributo all’Europa può essere straordinario se riesce ad accendere il suo Cuore, ad unirlo alla mente, che è ciò che le chiede la sua Coscienza di Pesci (segno che governa la sua Anima) di 2° e 6° raggio e quella di Parigi della Vergine, anch’essa governata dal 2° e dal 6° raggio.
Se l’Europa saprà unirsi sulla base della sua Coscienza Cristica, sul principio universale di Amore Intelligente allora il Piano potrà manifestarsi e lo Spirito sarà nuovamente riunito alla materia, il calice sarà purificato e potrà ricevere dopo il 2025, con le energie della Nuova Era, l’ostia consacrata, il corpo di Cristo inteso come Amor che move il sole e l’altre stelle.
Notre Dame, insieme a San Pietro sono i due grandi simboli mondiali della Cristianità. Ma mentre San Pietro è legato alla Chiesa Cattolica Romana, al suo grande potere e al suo ruolo nel mondo, Notre Dame rappresenta il cuore cristiano dell’Europa, della Francia e di Parigi, che della Francia incarna il centro della testa, della gola e del cuore in un’unica città, con una forza incredibile.
La costellazione della Vergine è legata, come abbiamo detto, al numero 6 (astrologicamente la 6° casa e governata dal 6° raggio) e la Francia si definisce “l’Exagone”, l’esagono, simbolo che ha anche impresso sulla moneta francese da 1 Euro, perché la sua forma assomiglia ad un esagono. Il numero 6 è anche legato alla mente analitica e critica della Vergine sul piano ordinario, ma è anche legato al lavoro sui rapporti (stella a 6 punte), attraverso i quali la Francia imparerà a far nascere la sua coscienza cristica, rappresentata da una stella a 5 punte. Il 5 è l’Amore Intelligente, l’unione di cuore e mente, la coscienza cristica della Vergine sul piano dell’Anima. Quando la Francia, e il suo cuore Parigi, supereranno i limiti della separatività mentale e assumeranno un atteggiamento più altruistico, volto ai giusti e retti rapporti con gli altri membri dell’organismo europeo, la sua Anima di Pesci avrà il sopravvento e sarà “mezzo di rivelazione dell’Anima umana” come dice il maestro Tibetano. La Francia avrà allora trasformato il 6 in 5, l’esagono in una stella a 5 punte che pulsa amore per tutto l’organismo. A questo proposito appare curioso l’annuncio del presidente Macron di ricostruire la guglia collassata di Notre Dame proprio in 5 anni.
Il cuore di Notre Dame arde per rammentarci la sua vera funzione ma questa trasformazione passa attraverso un dolore evolutivo, rappresentato dal salvataggio dei grandi simboli della sofferenza umana in chiave redentrice: la corona di spine e il chiodo della crocifissione del Cristo, sofferenza che dobbiamo affrontare senza paura per eliminare tutto quello che ci impedisce di costruire il nostro nuovo regno di Luce nella Nuova Era.