GIORNATA MONDIALE DELLA GRANDE INVOCAZIONE 2020
Ogni anno durante il periodo del plenilunio dei Gemelli celebriamo il Festival della Buona Volontà dedicato alla espressione dell’umanità che aspira a conformarsi alla volontà divina, attraverso l’applicazione di giusti e retti rapporti e l’uso consapevole del potere dell’invocazione.
Questa ricorrenza, detta anche Festa dell’Umanità, riorienta il punto di focalizzazione dalla realizzazione individuale alla realizzazione di Gruppo e offre nuove opportunità di partecipazione ad un lavoro unificato. Mediante l’azione congiunta, donne e uomini di Buona Volontà di ogni Nazione entrano in contatto tra loro in modo silenzioso e costante, annullando distanze, senso di impotenza e inutilità, mentre lo sviluppo dell’idea di gruppo compensa costantemente la separatività della mente umana con l’inclusività della divina natura dell’amore.
Un grande studioso di mitologia affermava che: “La caverna nella quale hai paura di entrare, detiene il tesoro che stai cercando”, da queste semplici parole possiamo arrivare a comprendere quanto l’uomo, inoltrandosi all’interno di se stesso possa giungere alla luce; un monito incoraggiante che sprona ognuno di noi al riconoscimento della responsabilità dataci; il libero arbitrio ci rende capaci di scegliere il sentiero che conduce al divino e realizzare l’Amore universale.
L’umanità si sta accorgendo che nessun popolo può vivere per conto proprio e che condividiamo un unico campo di coscienza, migliorare la qualità di questo spazio immettendovi sostanza di frequenza più elevata non è solo una possibilità ma è un dovere, un appello alla responsabilità di ciascuno nei confronti di quella grande vita di cui noi siamo espressione. In questo momento di trasformazione profonda siamo giunti al cospetto di una grande scelta da compiere per entrare all’interno della vibrazione di Acquario che sarà completamente diversa da quella dell’era che sta uscendo dalla manifestazione.
Sarà un’era dove non ci sarà più posto per competizione, egoismi, e divisioni personali, sarà un’era di cooperazione, collaborazione alla costruzione del bene comune, integrazione e sintesi, giusti e retti rapporti tra popoli, nazioni, gruppi, famiglie, individui. Un’era che richiede a ciascuno di noi di essere agenti di costruzione e non di distruzione.
E’ fondamentale cercare assieme di sollevare le condizioni di vita di tutto il nostro pianeta, intensificare i mutui rapporti, lavorare per la vera libertà, quella interiore dalle grandi egregori materialiste del Guardiano della Soglia da noi stessi create nel corso dei millenni, lavorare per affermare i valori etici e non porre l’attenzione sui mali che affliggono il genere umano, restando all’interno di un antagonismo duale. In questo momento l’umanità deve avere lo sguardo rivolto in avanti, verso la visione, sia essa dell’anima, di migliori condizioni di vita o di migliori e giusti rapporti. Se avremo la forza di mantenere salda questa visione saremo sorretti dalla forza positiva dell’evoluzione, un grande potere nascosto portato avanti da grandi deva.
La Buona Volontà è il primo tentativo dell’uomo di esprimere l’amore di Dio ed è molto più diffusa di quanto si creda, ha solo bisogno di essere scoperta, educata e messa in atto consapevolmente, e quando questa forza sarà divenuta una invocazione comune di una gran parte dell’umanità potrà influire sugli eventi mondiali e sarà sufficiente per modificare il corso delle vicende planetarie ed evocare nuove rivelazioni.
In momenti di crisi come questo è a questa forza che possiamo accedere, la forza di guardare in alto, di chiedere, di INVOCARE. E sarà proprio la forza della nostra vita invocativa a salvare il nostro pianeta ed è questo il grande potere creativo che abbiamo nei nostri cuori.
Uno dei compiti strettamente associati a questa Giornata è quello di concentrare lo sforzo invocativo che ha come punto focale la Grande Invocazione; questa formula creativa esprime le attuali necessità fondamentali del genere umano: il bisogno di Luce e Amore, il bisogno di comprendere la volontà divina e di scegliere la via del bene e delle forze evolutive della luce. L’appello invocativo generale finora è stato di natura egoistica e temporanea, gli uomini hanno pregato per se stessi e per coloro che amano e hanno dato una interpretazione materialistica ai loro bisogni.
Con la Grande Invocazione, che è una preghiera mondiale dataci dalla Gerarchia, l’accento è posto sul luogo di manifestazione del Piano Divino: la Terra, quello spazio condiviso entro l’anello invalicabile della coscienza del nostro Lògos planetario, dove noi giochiamo un ruolo fondamentale: quello di essere creatori di nuove forme più adatte all’evoluzione nella nuova era, agenti di trasformazione di tutta la sostanza esistente in sostanza solare e questo lo possiamo fare vivendo una vita invocativa, quell’atteggiamento interiore che ci porta ad affrontare ogni nuova sfida volgendo lo sguardo verso l’alto, con la visione chiara sul Proposito da realizzare e sulla parte che ci compete, lavorando umilmente per l’Unità, con il fuoco dell’entusiasmo, dell’ amore per il nuovo e della gioia. L’esperienza della gioia è una speciale forma di saggezza che ci riscalda, ci rinnova ed è sempre unita alla fiamma del coraggio poichè nasce dalla fiducia nel Piano e dalla certezza nel trionfo dell’Umanità Una.