Ricordiamo che nella celebrazione del Solstizio d’Inverno abbiamo deposto il seme corrispondente al proposito da attuare nell’arco dell’anno. Abbiamo acceso il 1° vertice del triangolo su cui il gruppo di Pax Cultura medita quotidianamente, connesso al Governo come Volontà di Amare.
Nella Meditazione di Pasqua, abbiamo acceso il 2° vertice del triangolo, connesso all’Educazione come Comprensione del Piano e dei livelli evolutivi.
Questa sera rifletteremo insieme sul 3° vertice del triangolo, accendendolo con la nostra meditazione, connesso alla Cultura come Sacrificio della parte per il Bene Comune.
La Festa del Wesak, celebrata in coincidenza con il plenilunio del Toro, è strettamente collegata al tema dell’Illuminazione e, quindi, alla Cultura, intesa come “Culto di Ur”, ovvero “Culto della Luce e del Fuoco”: la Cultura dovrebbe essere sempre l’espressione di un pensiero che produce Luce.
Il concetto di Cultura, intesa come Sacrificio della parte per il Bene Comune, ci invita a riflettere su come la Cultura possa contribuire ad illuminare il percorso che conduce al riconoscimento dell’Unità che sottostà ad ogni cosa, nel rispetto della diversità.
La Cultura è la via fondamentale per riconoscere se stessi come organismi che si devono integrare in altri organismi e, come tali, agenti e tutori del Bene e della Salute di quel grande Organismo Uno che è la Vita, ovvero la Luce Originaria da cui siamo partiti.
Sappiamo che, in questo processo, che ci porta a disidentificarci progressivamente dalla “parte”, per comprendere il Bene Comune, il Cuore è lo strumento di sintesi principale.
Il Cuore, infatti, è Vita connessa all’Unità e alla Sintesi: quando si opera attraverso il Cuore, si riconoscono gli altri come fratelli e la prima domanda che ci si pone è: “cosa posso fare per aiutare mio fratello?”. Il Cuore non guarda a se stesso, ma si chiede come operare per fare uscire la parte migliore da ogni persona e situazione.
Vediamo, dunque, come le relazioni e la vita di gruppo siano strettamente collegate a questo modo di nutrire il Cuore e operare attraverso di esso. Dunque, “Vivere nel Cuore significa vivere nel Gruppo” e “Come noi viviamo nel Gruppo, tale sarà il nostro Cuore”.
Il Wesak è una festa legata al Buddha, che ha portato all’Umanità l’aspetto Saggezza del 2° Raggio: pertanto, è la festa dell’unione stabilita con il Cuore, che affratella tutti gli uomini, e, in questo meraviglioso processo d’Unione, siamo chiamati a riflettere su che tipo di contributo stiamo dando, e possiamo dare rispetto a tutti gli organismi di cui facciamo parte: la nostra famiglia, il nostro gruppo, il nostro lavoro, il nostro paese, l’organismo Italia.
Che lavoro stiamo facendo per portare Luce tra le Coscienze che fanno parte della nostra vita?
Il potere della Luce è quello di illuminare tutti i luoghi oscuri della nostra mente, dei nostri rapporti, della società, e renderli chiari, visibili e trasparenti; sacrificare la “parte” significa, dunque, in primo luogo, mettere luce sugli automatismi della separatività e dell’egoismo della nostra vita quotidiana.
Tutti i movimenti sociali, politici e culturali “contro” le ingiustizie sociali si tradurranno, nella Nuova Era, in movimenti educativi ed inclusivi, atti a riunire gli uomini di buona volontà in tutto il mondo, in modo da ottenere:
- Comprensione internazionale e fratellanza fra i popoli.
- Miglioramento delle condizioni umane, da parte di gruppi, chiese e organizzazioni, operanti secondo i nuovi sistemi, senza odio, senza attacchi contro persone e gruppi, né spirito settario.
- Unità religiosa e sviluppo spirituale sia in seno alle Chiese che al di fuori di esse.
- Educazione non separativa e, al contrario, decisamente inclusiva.”
Per imparare a sviluppare la capacità di Comprensione e le qualità della Fratellanza, dell’Unità e dell’Inclusività, siamo chiamati a realizzare azioni libere da attaccamenti e campanilismi, seguendo la Legge del Sacrificio, che, ricordiamo, viene definita dai Maestri come l’”impulso a dare”.
Come possiamo osservare nel rapporto tra i Regni di Natura, infatti, ciascun Regno offre silenziosamente se stesso per l’evoluzione del Regno successivo: le qualità essenziali e i composti chimici del Regno Minerale si offrono al Regno Vegetale, che si offre a sua volta per il sostentamento del Regno Animale.
Anche l’Umanità, come “mosaico” umano, nel rispetto delle differenze, e del principio dell’Equivalenza, è chiamata a sacrificare alcuni aspetti di sé, nel rapporto con il Regno Spirituale.
Nell’atto di tale Sacrificio, ritroviamo forme di Amore e di Servizio che tendono sempre più alla Sintesi di una visione globale, ispirata alla Fratellanza del Genere Umano.
Nella Grande Invocazione, che reciteremo stasera insieme, manteniamo salda la mente nell’idea che, con questa Meditazione, stabiliamo una nuova “sintesi spirituale” tra gli uomini di buona volontà, il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo e la Gerarchia Spirituale che ci condurrà verso la Luce di una Nuova Cultura.