Quello in cui stiamo vivendo è sicuramente uno dei momenti più brutti della nostra civiltà moderna. La Decadenza porta la caduta di ogni principio e valore etico e morale e la perdita di ogni punto di riferimento oggettivo collegato alle Leggi Universali. Oggi tutto è soggettivo e ogni problematica si cerca di risolverla partendo dai propri interessi personali. Il Male predomina indisturbato e non trova ostacoli alla sua diffusione. Il male, di conseguenza, porta alla malattia. Oggi:
- l’economia è malata;
- la politica è malata;
- la magistratura è malata;
- la Chiesa è malata;
- la cultura è malata;
- lo sport è malato;
- la democrazia è malata.
Chi ci rimane?
Qualche Gruppo che cerca onestamente di vivere l’Insegnamento Spirituale, che però non ha la forza per influire sulla società.
In sintesi tutta la nostra società e civiltà sono malate e, di conseguenza, sono deboli, insicure e vulnerabili.
Come abbiamo visto negli ultimi tempi, ne approfittano tutte quelle forze antagoniste, che hanno fatto della distruzione il loro obiettivo principale, prendendo a pretesto proprio questa dissoluzione e corruzione di valori.
La reazione quasi unanime è stata: «Non ci faremo intimidire e difenderemo i nostri valori».
Già, ma quali valori?
Un giornalista americano ha provato a sintetizzarli: «Godere della vita terrena in mille modi: una tazza di caffè profumato con un croissant imburrato, belle donne in vestiti corti che sorridono liberamente, e poi profumi, vino, il diritto di non credere a nessun dio e di flirtare, fumare, godere del sesso fuori dal matrimonio, fare vacanze, leggere libri, andare a scuola gratis, ecc.».
Sono questi piaceri edonistici i valori universali per i quali vivere e morire? Non è un po’ poco? E, soprattutto, sono valori? Se osserviamo quello che i media propongono quotidianamente come cultura, e quindi come valori, abbiamo una violenza sempre più estrema, il divertirsi, il ballare, il giocare, il mangiare, il ridere (magari deridendo gli altri), il sesso, il rumore (chiamato musica) che ferisce lo Spazio, l’urlo come mezzo di imposizione del proprio punto di vista, l’aggressività nei dibattiti televisivi, la volgarità e il turpiloquio messi in ogni frase ecc.
Nel passato i valori portanti della società erano dati da un trittico, che formava l’asse portante di ogni comportamento: Dio, Patria e Famiglia. I valori cristiani erano le fondamenta su cui poggiava questo trittico.
Circa 45 anni fa, è avvenuta una proposta culturale che ha spazzato via quasi completamente i valori cristiani. Una proposta che ha rifiutato ogni forma di religione e di spiritualità sostituendole con l’ateismo e l’ideologismo materialista, dove ogni crisi e ogni problema potevano essere affrontati e risolti solo con i valori psicologici della mente inferiore e della personalità.
Di conseguenza la separatività, l’aggressività, la prepotenza, l’assoluta mancanza di rispetto per uomini e cose, la ricerca spasmodica del consumismo materiale, sono diventati normalità, ossia sono diventati la struttura portante del nostro modo di vivere, basato sul rifiuto dei valori cristiani.
Seguendo la Legge dei ricorsi storici, il grande Platone l’aveva già spiegato più di duemila anni fa: «Quando un popolo, divorato dalla sete di libertà, si trova ad avere coppieri che gliene versano quanto ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade che i governanti, pronti ad esaudire le richieste dei sempre più esigenti sudditi, vengono chiamati despoti. Accade che chi si dimostra disciplinato venga dipinto come un uomo senza carattere, un servo. Accade che il padre impaurito finisca col trattare i figli come suoi pari e non è più rispettato, che il maestro non osi più rimproverare gli scolari e che questi si facciano beffa di lui; che i giovani pretendano gli stessi diritti dei vecchi e per non sembrare troppo severi, i vecchi li accontentino. Su tale china di libertà, e in nome della medesima, non vi è più rispetto riguardo a nessuno. E in mezzo a tanta licenza nasce, si sviluppa, una mala pianta: la TIRANNIDE » (Repubblica – VIII Libro). Infatti!
Noi sappiamo che le crisi ci vengono mandate proprio per modificare dei nostri comportamenti. Se non lo facciamo, esse continueranno a colpirci. Allora, se sono proprio i nostri comportamenti «corrotti» la causa dell’odio dei Mussulmani nei nostri confronti, l’unico modo per stemperare questo odio è cambiare il nostro stile di vita emotivo, edonistico e materialista. Cosa che, però, nessuno vuole fare, anzi difende strenuamente il suo «diritto di divertirsi come vuole». Anche perché i modelli presentati dalla cultura islamica non sono certamente un esempio di civiltà.
Il compito di migliorare l’uomo è, da sempre, stato affidato alla Religione. Una religione deve sempre essere portatrice di principi e di valori legati al miglioramento della condizione umana. La funzione di una religione è quella di «divinizzare» il comportamento umano, che può solo avvenire tramite l’Amore. Se, al contrario, una religione predica odio e uccisione degli infedeli non è più una religione ma una tirannide intollerante, fanatica, oscura e involutiva che non ha più nulla di «religioso».
«Cristo», ossia Amore, è una parola salvifica, che rappresenta un livello evolutivo verso il quale tutti gli uomini indistintamente dovranno tendere e al quale dovranno infine giungere. Il termine «Cristo» è un mantra che ha nella scala evolutiva un posto e una funzione precisi: quello di aprire il Cuore di ogni individuo aiutandolo ad «amare l’Amore», ossia a viverlo e non solo a recitarlo.
I valori cristiani e i termini «Cristo» e «Amore» hanno un significato fondamentale per lo sviluppo evolutivo della coscienza umana. Perché di fronte ad ogni crisi, difficoltà e tragedie della vita ognuno sa che per risolverle può andare dentro di sé dove potrà trovare quel principio cristico o Anima o Angelo Solare, che sicuramente lo aiuterà a comprendere e a superare ogni difficoltà.
Questo è il nostro problema attuale. Non sappiamo più andare dentro di noi, anche perché cosa troveremmo? Nel momento in cui non abbiamo più una identità, non abbiamo più valori superiori a quelli della personalità in cui credere, chi ci impedisce di comportarci come i nostri desideri più ancestrali ci suggeriscono e come la cronaca di tutti i giorni ci dimostra?
Dobbiamo creare una Religione, basata sui valori cristiani… cristiani e non cattolici! Per farlo è però necessario fare morire, ossia sacrificare i modi di essere più grossolani ed egoisti legati alla personalità, per far posto e dare vita a quei valori che il Cristo ci insegnò con le parole e con l’esempio.
Ora, ciò che vi proponiamo è di immaginare l’Amore come un soggetto da conquistare e da amare. Amore vero, quello che aiuta la Coscienza ad evolvere, e non solo quello emotivo e romantico. Bisogna comprenderlo, conoscerlo a fondo, rispettare le sue esigenze e le sue Leggi, cooperare con lui mantenendo costantemente la nostra disposizione d’animo migliore, come due innamorati che gioiscono solo nello stare insieme.
Il Solstizio d’Inverno è il momento privilegiato in cui la Legge del Ciclo ripropone la nascita del Cristo dentro ognuno di noi: facciamone buon uso!