Siamo in un momento molto particolare. Quest’anno il Solstizio d’inverno inaugura una settimana in cui, secondo quanto ci dice Maestro Tibetano, si verificano degli eventi energetici straordinari.
Dal 21 al 28 dicembre infatti il nostro pianeta sarà inondato da un afflusso di energie molto potenti provenienti da una grande Costellazione oltre il nostro sistema solare e veicolate nel nostro sistema e sul nostro pianeta dalla Costellazione del Capricorno. Il transito di queste energie particolarmente potenti si verifica soltanto ogni 7 anni durante questa settimana e questa è l’ultima volta che si verifica prima del 2025, data in cui, come sappiamo, le energie del grande ciclo dei Pesci escono dalla manifestazione per lasciare il campo alle nuove energie di Acquario.
La grande vita della Costellazione del Capricorno focalizza queste potenti energie attraverso la Volontà e attraverso Saturno, pianeta di 3° Raggio come la Terra, che stimolerà la concretizzazione di queste energie legandole all’assunzione di Responsabilità nei confronti della costruzione del Bene comune.
Quest’anno inoltre durante tutta questa settimana si verifica un allineamento di ben 6 pianeti a indicarci una concentrazione energetica particolarmente potente che esprimerà una grande possibilità di trasformazione a tutti i livelli.
E’ un’opportunità unica e agirà in primis sul Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo che supportati dal lavoro di tutti gli uomini e le donne di buona volontà avranno la funzione di elevare la vibrazione dell’umanità affinchè a sua volta possa svolgere la sua funzione di centro planetario.
Il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo rappresenta un vero e proprio Organismo Vivente che agisce come fattore sintetizzante all’interno dell’umanità ponendo le basi per i giusti e retti rapporti umani finalizzati all’unità mondiale; non sono una organizzazione esteriore, non sono legati ad alcun dogma o dottrina e si trovano in tutti gli ambiti dell’attività umana, sono in contatto tra loro solo sul piano soggettivo e la loro unione è reale e profonda. Sono uomini e donne che si identificano con tutti gli abitanti del pianeta e vanno incontro al bisogno dei loro fratelli con comprensione intelligente, senso di inclusività, alimentando la cooperazione, una visione internazionale ed il senso di mutua interdipendenza. Hanno imparato a sviluppare quella percezione spirituale, latente in ogni uomo, che consente di intonarsi con i nuovi ideali e le nuove idee che provengono dal centro di Potere, Luce e Amore che è la Gerarchia Spirituale del pianeta.
Tutti coloro che appartengono a questo gruppo, o che rispondono al loro messaggio di buona volontà, sacrificano le differenze personali, le piccole interpretazioni, le ambizioni egoistiche, sull’altare del servizio mondiale e dell’amicizia e si offrono come interpreti, strumenti e “informatori” dell’emergente regno di Dio sulla Terra.
In questo particolare momento dell’anno in cui piantiamo il seme è fondamentale focalizzare la nostra piccola e grande responsabilità nel sostenere con buona volontà l’opera del Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo e preparare il terreno affinchè queste potenti energie compiano il loro lavoro trasformativo nell’umanità.
E’ una grande opportunità, come possiamo prepararci?
Come aspiranti e discepoli possiamo assumerci la grande responsabilità di fare silenzio, non soltanto esteriormente vigilando nell’uso della parola, ma ancora di più interiormente, silenziando la nostra reattività emotiva e la ruminazione mentale. Restare in silenzio nel fragore del mondo odierno significa vivere esotericamente, essere nel mondo ma non del mondo.
Fare silenzio quindi vuol dire rinunciare a tutti quei suoni fisici, emotivi e mentali che emettiamo quotidianamente contribuendo alla creazione di rumore. Ogni volta che critichiamo, commentiamo, reagiamo automaticamente, facciamo paragoni, stiamo alimentando la cacofonia del mondo.
La responsabilità di fare silenzio significa distaccarsi dal passato condizionante e dalle trame preformate delle abitudini. Mettere in atto la volontà di purificare lo spazio in cui la Vita ci ha posto cercando il Silenzio nel suo tempio mistico: il Cuore, la sede del Santo Graal della coscienza, dove ci sono una calma e un silenzio sorprendenti. Il cuore, come ci ricorda il Maestro Morya: “intensificato dal silenzio, carico di energia come una dinamo, batte il ritmo dell’Universo, e i desideri personali si trasmutano nella Volontà direttiva universale. In tal modo si sviluppa la collaborazione con i mondi lontani.”
il Silenzio del Cuore è il punto d’incontro tra uomini e deva, perché quando lo realizziamo dentro di noi il silenzio emette un suono inaudibile che attrae i deva e ci trasforma in veri creatori, in grado di discernere profondamente, non essere schiavi di ciò che leggiamo o conosciamo e collaborare alla realizzazione del Piano divino sulla terra. Solo quando le nostre parole diventeranno come fili sottilissimi che vibrano sopra l’immensità del silenzio allora davvero saranno parole creative perché alimentate da un fuoco che arde senza bruciare, aiutando il progresso non solo di noi stessi ma di tutta l’umanità.
Come suggeriscono i Maestri, il discepolo non parla appena può, ma solo quando deve, entrando prima nel cuore del proprio fratello in silenzio, perché sa che le sue parole comprensive e intelligenti devono infondere in lui quella “potente forza di cui ha bisogno per spezzare le sue catene” che lo vincolano al suo dolore. Quella potente forza può solo essere trovata interiormente nella voce del silenzio, dove regnano la pace e la serena aspettazione e dove risuona ovunque la nota della gioia.
E’ questa la nota che come aspiranti e donne e uomini di buona volontà vorremmo emettere nel nostro lavoro quotidiano, nel servizio, in umiltà e silenzio, e come seme da piantare stasera vi proponiamo queste parole di Shakespeare:
“Il SILENZIO è L’ARALDO PiU’ PERFETTO DELLA GIOIA”
Ed ora ci immergiamo nel silenzio della Meditazione di gruppo.