Il Wesak è una Festa della Gerarchia Spirituale per rammentare agli uomini l’importanza della Luce. Perché la Luce è così importante?
Perché senza di essa non ci sarebbe la coscienza e senza la coscienza non ci sarebbe l’evoluzione.
Se noi osserviamo, tutta la vita dell’uomo, come spiega bene il filmato, è pervasa dalla costante ricerca della Luce.
Luce della conoscenza prima e Luce della coscienza poi. È la luce che ci permette di vedere, di osservare, di studiare, di comprendere e di fare quelle scelte che ci faranno crescere.
Per conoscere occorre essere liberi, perché è il libero arbitrio che rende possibili le scelte e che trasforma la conoscenza in coscienza.
Ecco perché la libertà è fondamentale nella vita dell’uomo; ed ecco perché occorre costruire sistemi sociali basati sulla libertà, ossia le democrazie.
Senza la luce ben poco progresso sarebbe stato possibile, però pochi si rendono conto del suo potere perché, come già disse il Cristo duemila anni fa, «gli uomini amano le tenebre più della luce».
In altri termini gli uomini sono attratti sia dalla Luce che dalle Tenebre e nella loro vita oscillano fra le due forze, appoggiando ora l’una ora l’altra.
Questo è comprensibile quando si tratta di persone che vivono accentrati nella loro personalità e il Sentiero Spirituale rappresenta ancora un lontano conseguimento. È meno comprensibile per chi lo percorre. Una frase del Maestro D.K. ci ha sempre colpiti profondamente.
Egli ci disse che i Maestri sono più preoccupati dei discepoli che degli uomini normali. Perché?
Perché questi non fanno parte della Gerarchia Spirituale e quindi non si può pretendere da loro più di ciò che possono dare.
Il problema è quello degli aspiranti spirituali, in quanto essi sono già all’interno del cerchio che compone la Gerarchia Spirituale, fanno già parte della Gerarchia Spirituale, anche se – per così dire – sono ancora in periferia.
Essi parlano di amore, di pace, di giustizia, ma poi in pratica appoggiano le Forze Oscure e Involutive. Perché?
Perché, probabilmente, non hanno ancora sviluppato molta luce e quindi non riescono a vedere chiaramente le differenze sostanziali che separano la Luce dall’Ombra.
Perché oscillano nella dualità e quindi non hanno ancora fissato bene nella loro coscienza che le cose viste con la Mente superiore sono molto diverse da quelle viste dalla mente inferiore e che il punto di vista dell’Anima è assai diverso da quello della personalità.
Devono scegliere e devono farlo con coerenza.
Nessuno mette in dubbio che essi comincino ad essere capaci di amore, però l’Amore è anche un aspetto mentale che deve essere manifestato con intelligenza e non solo con idealismo e buonismo. E come noi sappiamo molto bene l’intelligenza è la capacità di mettere insieme cose e situazioni in modo ordinato e coerente.
Oggi noi siamo in guerra. Guerra fra la Luce e l’Ombra.
È una guerra che c’è sempre stata e sempre ci sarà finché il nostro pianeta vivrà nella dualità fra la Luce, che rappresenta l’Evoluzione (cioè la libertà e la democrazia), e l’Ombra, Involutiva e Totalitaria, che cerca di impedire all’umanità di crescere e di progredire. Guerra tra il Sentiero della Mano Destra e il Sentiero della Mano Sinistra.
Oggi, attraverso il ricatto del terrore e della paura, questa guerra è più potente che nel passato perché siamo in una fase di transizione fra due cicli, dove le forze di un ciclo devono cedere e declinare per accettare e consegnare il testimone alle forze del nuovo ciclo che sta per avviarsi.
Siamo cioè in un «cono d’ombra», chiamato anche il «deserto» o «terra di nessuno», dove non esiste più l’identità dell’Era passata, mentre quella dell’Era veniente non è ancora ben definita.
Ed è in questo punto che il Male gioca tutte le sue carte. Quello che opera oggi è lo stesso Male che, tramite il Nazismo prima e il Comunismo poi, ha cercato di imprigionare la libertà e quindi l’intelligenza degli uomini, di impedire la costruzione della democrazia, di annullare la bellezza, l’armonia, la sensibilità, la tenerezza, l’affetto, la grazia, la gioia e l’amore fra gli uomini e di cacciare la Gerarchia Spirituale dal pianeta.
Oggi questo Male ha assunto anche la veste del Terrorismo e ancora una volta cerca di impedire che il Piano Evolutivo si attui. Lo strumento principale che egli usa per il suo scopo è l’odio verso qualcuno, verso persone, nazioni o governi.
L’odio è il massimo grado del sentimento di avversione, però anche l’ostilità, l’astio, l’animosità, il disprezzo, il rancore, l’intolleranza e l’antipatia sono suoi figli.
Quando questi sentimenti entrano nelle menti e addirittura negli ideali politici e religiosi di qualcuno, questi diventa automaticamente, al di là delle sue intenzioni, uno strumento del Male.
L’odio, con i suoi corollari, è una passione contro natura (dato che la Legge che governa l’Universo è quella dell’Amore), che blocca l’evoluzione umana e fa degenerare il suo portatore nella barbarie e nella malattia più oscura.
Non importa se egli si maschera e si giustifica con motivazioni religiose (la «guerra santa»), politiche ( la «giusta causa») o sociali come la pace, la giustizia fra i popoli o la lotta per un mondo migliore.
Si è mai visto costruire un mondo migliore con i mattoni dell’odio?
Se i pensieri sono di piombo questi portano guerre, crisi e sofferenze.
La guerra esiste perché essa esiste nei pensieri e nei desideri degli uomini. Molte manifestazioni per la pace, in realtà sono veri e propri atti di guerra e pure espressioni di odio.
Il Maestro D.K. ci ha lasciato scritto che nel duemila ci sarebbe stata la culminazione di questa ondata di odio iniziata all’inizio del secolo scorso, per cui noi oggi siamo esattamente in questo culmine e lo si vede molto bene.
Il nostro compito non è quello di alimentarlo ma di spegnerlo.
E possiamo farlo solo se smettiamo di fare il tifo per degli idoli e delle ideologie che, al di là dei loro bei propositi, appartengono alla personalità e cominciamo a vedere la vita dal punto di vista dell’Anima, che cerca di aiutare l’applicazione del Piano Evolutivo, riconoscendoci come appartenenti alle Forze della Luce e della Gerarchia Spirituale.
La Luce, certe volte, è un raggio che colpisce come una spada, trafiggendo l’oscurità e rivelando cosa essa nasconde. Questo è uno dei tanti significati delle parole del Cristo quando disse: «Non sono venuto a portare la pace ma la spada», perché spesso è solo la spada che può risvegliare l’inerzia di quelle coscienze che accettano di vivere nell’oscurità per paura delle sofferenze o della morte.
Quando il Cristo disse ancora:
«Chi non è con me è contro di me» non si rivolgeva ad una distinzione fra religioni ma ad una distinzione basata su dei valori: fra chi cerca di applicare la coscienza cristica, ossia l’Amore che aiuta l’evoluzione, e chi invece preferisce andare sempre contro e resistere all’evoluzione odiando.
Intendeva anche dire che i suoi seguaci non hanno paura né della sofferenza né della morte (secondo il sublime esempio dato da Gesù con la sua passione) perché sanno che la sofferenza è quella che libera la coscienza dalla prigionia e dall’oscurità della personalità e la morte non esiste.
Se, al contrario, scegliamo l’inerzia, la pace, il quieto vivere per paura di usare la spada della luce della coscienza per portare i valori cristici della libertà e dell’amore intelligente che aiuta ad evolvere, allora – ancora una volta senza volerlo – siamo contro il Cristo.
Siamo cioè come Giuda che a parole dialogava con Lui ma coi pensieri lo stava tradendo. «Voi siete la luce del mondo» ci disse il Cristo e noi questa sera siamo chiamati a dire tutti insieme: «così sia»!